"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

24 novembre 2010

tartellettizzazione del chai curd - di Rebecca -

Da quando l'ho visto non ho pensato ad altro: dovevo averlo! No, non Georgie-baby (oddio, anche lui nel caso) ma il chai curd di quel genio di Rebecca.
Per varie vicissitudini (prima mancava il tempo, poi le uova, poi il burro) mi sono ritrovata a cremizzare il tè ieri sera e a tartellettizzarlo un'ora fa.
Detto -  fatto -  condiviso. Non mi tengo un cece come è ormai ben noto.
Per quattro tartellette da 8 cm di diametro (brand new, tra l'altro):

60 gr di farina 00
40 gr di farina di riso
30 gr di farina di mandorle
1 tuorlo
50 gr di zucchero muscovado
una presa di sale
60 gr di burro
1 cucchiaino scarso di cannella in polvere
--
Impastare burro e zucchero, unire il tuorlo e poi le farine, il sale e la cannella.
La pasta resta abbastanza morbida quindi è facile rivestire gli stampini. I miei sono antiaderenti e non li ho imburrati e infarinati nè rivestiti di alcunchè. Bucherellare il fondo della pasta e poi lasciare in frigo per un quarto d'ora abbondante.
Successivamente passare in forno a 180 per un quarto d'ora o fino a quando le tartellette saranno asciutte ma non dure come il marmo.
Lasciare raffreddare e riempire con il curd preparato in precedenza. Una sconfinata delizia.

A ben guardare anche questa ricetta ha a che fare con l'India, almeno con la mia.
Ricordo ancora il venditore di chai che una notte, in una stazione sperduta e buia, sommessamente pubblicizzava il suo prodotto:"chai, chai, chai..!". Arrivato a me, insonnolita e un pò smarrita, con un gran sorriso disse "tea".
Sono passati tanti anni e la sua immagine mi commuove ora come ieri.
Un altro fratello che guarda il mondo.


(PoveraPazza)

5 commenti:

Unknown ha detto...

Interessante... bisona procurarsi un pò di ingredienti particolari, ma sta proprio qui il bello... ^_-
Baci,
Franci

Alex ha detto...

Ahhh, ma voi siete contagiose

Reb ha detto...

Mi commoziono :)))))

PoveraPazza ha detto...

@francesca: ma no, lo zucchero muscovado (se è quello che intendi) è solo una qualità più scura e melassosa dello zucchero di canna, ma i due sono perfettamente interscambiabili
@alex: aspettiamo una tua creazione sull'onda del tè..
@reb: lacrime in tasca!!

( parentesiculinaria ) ha detto...

Sissì.... airimember quel post... mica male ingusciate nella frolla di farine miste.

Oè. Non ti perdere i post, neh! Che mi fa piacere quando passi! :>