"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

11 aprile 2011

concorrenza

Vorrei poter dire che il MiArt mi è piaciuto. Vorrei poter dire che i 15 eurini di ingresso, per uno spazio espositivo dimezzato, sono stati spesi bene. Vorrei poter dire che mi sono stupita ad ogni passo, che ho visto innovazione, creatività, temerarietà, gioventù.
Vorrei poter dire che ci si pestava i piedi, da quanta folla c'era.
E invece no. Il nulla. La stanchezza, la noia. La S.ni - sorella che porta in giro i suoi trenta chili scarsi mentre quell'altra promuove crociate contro l'anoressia.

Se continua così MiArt sarà un'occasione persa. Un'altra. L'unica galleria di un qualche interesse era di Basilea, e l'unica opera emozionante un'animazione fotografica su Scampia, da Lia Rumma.
Per fortuna che c'era lui.
Perfetto.
Mi sono improvvisata Sartorialist. Non avrei cambiato nulla. Un miracolo di gusto nel guazzabuglio cialtronesco dei mercanti d'arte.
Ho detto.
(PoveraPazza)


4 commenti:

Pentapata ha detto...

usti, sempra un personaggio dei cartoni animati jap !!! il cattivissimo fòtò !!!!!!!!

Unknown ha detto...

magari si arrabbia che l'ho fotografato??? oddio, se qualcuno lo riconosce gli chieda se potevo..

marianna franchi ha detto...

A me piace come foto, magari ne è contento! Un abbraccio

ViPeron ha detto...

Almeno Scampia serve da serbatoio a Lia Rumma