"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 maggio 2011

edamame in forma di crema


Alzi la mano chi sa cosa sono gli edamame. Tutte? Vabbè ma non vale però. Io prima di vederli surgelati manco avevo idea che fossero i fagioli di soia novelli. Labna  per la verità ce ne aveva già parlato più volte, ma io sono anzianissima e dimentico dove leggo le cose. Soprattutto dimentico di averle lette e millanto una profonda conoscenza di argomenti che, evidentemente, mi si infondono durante il sonno.
Fatto si è che questi edamame me li son comprati e messi in freezer in attesa di miglior fortuna.
Il momento è venuto con la preparazione di una crema verdolina e primaverile, abbinata agli asparagi.
Buona tiepida o fredda. Ma davvero buona.
Le varianti possibili sono ovviamente infinite.
Io ho usato:

450 gr di edamame già sgusciati e surgelati
20 asparagi mondati
1 piccolo cipollotto fresco
2 patate novelle
1 cucchiaio di fumet breton (misto di alghe)
1 pezzo di alga kombu
1 manciata di gamberi
la scorza di mezzo limone tritata
coriandolo fresco
sale pepe olio d'oliva

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In una pentola capace far appassire in un filo d'olio il cipollotto tritato grossolanamente senza fargli prendere colore. Aggiungere le patate tagliate a dadini.
Tenere da parte qualche fagiolo per la decorazione successiva
Dopo qualche minuto aggiungere gli asparagi  a pezzi.
A parte preparare un brodo con le alghe miste e la kombu.
Coprire a filo la verdura e lasciare sobbollire fino a che non sia tenera.
Passare al frullatore a immersione( anche la kombu a pezzi), aggiustare di sale e pepe e lasciare intiepidire.
Saltare anche i gamberi (meglio sgusciarli, ovviamente, ma in un attacco di pigritudine io non l'ho fatto).
Sbianchire gli edamame lasciati da parte.
Tritare il coriandolo.
Comporre le ciotole: crema + gamberi + edamame + coriandolo tritato + buccia di limone.
Servire con pane croccante o anche così. Per me è stato un pranzo, ma può naturalmente essere sia antipasto jap-style o primo piatto nostrano per una cena.
Questa ricetta è verde. La prossima settimana tutto sarà arancio. Comunque.

(PoveraPazza)

3 commenti:

Pentapata ha detto...

signora povera pazza pensi anche a noi che viviamo nelle lande desolate delle provincie lontane dell'impero, ma 'ste edamame seconde lei indove dovrei trovarle? qui son esotiche anche le fave, che crude si sa le mangiano solo i meridionali (liguri)!
la ricetta mi ispira io la faccio diventare fusion di langa, via edamame (sembra un nome di donna africana vero?) benvenute taccole, via fumet breton e alga che.... udur de pes dalu già i gameberetti nè!

sara ha detto...

Uh, buuonissimi. Faccio una fatica boia a trovarli. Poi surgelati...dove si comprano?

Unknown ha detto...

Eccomi tornata in vita grazie ai preziosi suggerimenti di Genny.
Le soiette devo averle trovate in un qualche NaturaSì, mi pare. O negozio di quelli che frequento io che spacciano tofu et similia. Ma al NaturaSì le trovate di certo.
Pueblos de Langa, unitevi e facciamo la spesa insieme. Noi e Vandersfroos ..