"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

6 luglio 2011

sformato multicereali con coulis di peperone rosso alle erbe

Ovvero: quando la Zona non fa piangere.
Non voglio compatimenti: se le diete mi annoiano non le seguirò. Lo stesso vale per la palestra, per i libri, i film. Pure per le persone.
Non mi so disciplinare, non mi interessa forse. Menefrego. Sono una cattiva ragazza e forse, per questo, andrò in Paradiso.
Premessa non necessaria per introdurre una bella e buona ricetta DIETETICA. Il bello è che non pare dietetica, non ha neppure l'aspetto vagamente punitivo di tanta sbobba che mi mangio di solito. Questo sformato ha la dignità di un piatto vero e - dovrebbe - far dimagrire.
Secondo i principi demoniaci della Zona, almeno. Ma deve essere vero perchè alle cinque  avevo già fame e mi ero pure scordata lo spuntino. E vabbè.
Dite la verità, non vedete l'ora di sapere come si fa, eh? Ve lo dirò non prima di avervi dato un'altra informazione fondamentale: sto leggendo un libro bello e terribile. Si intitola Bright shiny morning (Buongiorno Los Angeles in italiano) scritto da un giovane (se attorno ai quaranta vuol dire essere giovani) scrittore statunitense, James Frey.
Usa il bisturi, il ragazzo. Racconta storie parallele di umanità varia, ai margini della città- mostro ma non solo. Leggetelo se vi volete stupire.
 Il cibo che si consuma nelle pagine fa venire voglia di mettersi a cucinare per evitarlo.
Per questo mi è balzato alla mente il libro. Viene voglia di dire: no, questo no. Mi faccio del bene, io.



Dosi per una persona, da moltiplicare a piacere.

40g (sembra poco ma non lo è) di orzo, oppure cereali misti integrali
80 g di ricotta di bufala
1 uovo
330 g di bietina
un cucchiaino di grana grattugiato
sale, pepe
 un cucchiano di semi di girasole
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Cuocere i cereali in acqua bollente salata e scolarli al dente.
Far appassire la bietina con un goccio d'acqua in un tegame coperto. Salare leggermente.
Lasciare raffreddare, poi strizzare bene la verdura e tagliare a coltello grossolamente.
In una ciotola sbattere l'uovo, unire la ricotta, il grana, sale e pepe.
Una volta fredde unire le verdure e da ultimi i cereali. Mescolare bene e trasferire in uno stampo da plum cake o in due ramequin. Cospargere la superficie con i semi di girasole e cuocere in forno a 175° per 20-25 minuti o fino a quando la superficie non sarà dorata.

Servire tiepido con un coulis preparato con un peperone rosso arrostito al forno e poi privato della pelle e dei semi, quattro pomodorini ciliegia, un mazzetto aromatico  (oggi ho usato santoreggia, issopo e timo limone), una presa di sale, un cucchiaio d'olio e mezzo di aceto di mele. Frullare a immersione tutti gli ingredienti fino ad ottenere una salsa liscia e leggermente montata.
Non è carino?
(PoveraPazza)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

questo sformato è sfiziosissimo! ci piace molto!

amedeobolinari ha detto...

si si mi piac

silvia.moglie ha detto...

questo sformato "formatissimo" fa veramente voglia. metto a mollo i cereali misti. grazie.

silvia.moglie ha detto...

riso integrale misto, ma forse l'ho cotto troppo. mappazza da sgranare. prima di farlo diventare diversamente sformato.