"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

11 luglio 2011

sull'acqua

 
Mica si cucina da queste parti. Non per calura, per pigrizia. Come dicono Lydia e Reb la voglia latita. La lascio felicemente latitare e intanto vedo posti, faccio cose.
Siamo state sull'acqua, Giulia ed io, in questo fine settimana di luce TROPPO forte e di caldo africano.
 
Ci siamo parecchio divertite, ci siamo fatte fregare una sola volta (evitate ad ogni costo la pizzeria in Campo Santa Maria Formosa, per carità).
Per il resto siamo state bene, abbiamo sudato copiosamente, visto un pò di arte contemporanea (ma, zia, spiegami, cosa vuol dire? è inquietante..) e molta arte antica.



Abbiamo guardato i riflessi sui canali, le signore col parasole e i barcaroli a riposo. Abbiamo sentito la musica e molte lingue diverse. Abbiamo camminato tanto.
E abbiamo dormito da Lorenzo, da anni il nostro indirizzo di fiducia a Venezia. Ci torneremo a ottobre, per la Biennale.




Camminando camminando abbiamo trovato un paio di posticini che vale la pena tenere presenti se si capita tra le calli. Una bella cena (con l'immancabile baccalà mantecato - buono) a Cannaregio,  Fondamenta della Misericordia, all'Ostaria da Rioba. Piatti semplici ma curati e prezzi giusti, onestissimi per gli standard veneziani. A pranzo (i ragazzi mangiano continuamente, mica come noi che ci facciamo dire quando dal'iphone, ormai) un bacareto discreto e liberal il giusto, Al nono risorto, tra Rialto e la Fondazione Prada, in un sottoportego silenzioso e con un grande spazio esterno.
Ora progettiamo, che so, Parigi, Londra, New York.
Nell'attesa, stasera, andiamo a cena coi nonni.
(PoveraPazza)

5 commenti:

Lydia ha detto...

vabbè, ti invidio...

Unknown ha detto...

Figurati se mi devi invidiare.
Primo: tu vai al mare in uno dei posti piùbellissimi del mondo
Secondo: hai un nipote nuovo nuovo che ti divertirà molto
La gallinella nella foto da piccina era uno spasso. Parlava forbitissimo non avendo la minima idea sul significato delle parole che usava.

sivli ha detto...

tu che non sai che proprio ieri sera mi trovavo al museo carlozauli e assistevo a performance di teatro contemporaneo. e pensavo che era contemporaneo ai miei pensieri che si trovavano altrove. le cose che succedono in contemporanea infatti ...come fai a goderle?

silvia.moglie ha detto...

ok, è il caldo? ero io quella sopra. moglie

Gio ha detto...

belle foto!
col troppo caldo la volgia latita davvero! :)