"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

15 dicembre 2011

strudel salato di zucca poco fotogenico

Autumn centerpiece


Udite udite! Ho cucinato! Ieri sera, una cena buona. Ho fatto delle foto improponibili, quindi non le pubblicherò.
Se volete vi racconto dello strudel salato di zucca, di Pie che emigra ad Amsterdam (spero solo per un pò) e del Natale che mi annoia ancor prima di arrivare.
Solo strudel, dite?
Va bene, solo strudel allora.

Per uno strudel canonico:

100 gr di farina (io Sapori Antichi Mulino Marino, ma vanno bene tutte)
1 cucchiaio di olio d'oliva
1 pizzicone di sale
tanta acqua gassata ghiacciata quanta ne servirà per un impasto morbido

Per il ripieno:

600 gr di zucca pulita e a dadini
200 gr di ricotta (opzionale)
30 gr di pinoli
un cucchiaino abbondante di cannella
la scorza di un limone
due cucchiaio di pangrattato
burro fuso o latte o uovo per spennellare
sale

Preparare la pasta: intridere la farina con l'olio e aggiungere parsimoniosamente l'acqua fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Lavorare con energia. Verrà una palletta piccolissima e vi direte: non basta. Basterà.
Ungere la palletta d'olio, coprire con pellicola e lasciar riposare al caldo per un'ora.

In una ciotola mescolare gli ingredienti per il ripieno, mescolare a lasciar riposare quanto la pasta.

Trascorso il tempo di riposo tirare la pasta (su un canovaccio infarinato) sottilissima, prima col mattarello e poi mettendoci sotto il dorso della mano per allargarla. Diventerà davvero sottile, quasi trasparente ma consistente.
Tostare senza aggiunta di grassi il pangrattato e cospargere la sfoglia. In un lato del rettangolo distribuire il ripeno, formando un salsicciotto che copra circa 1/3 della pasta, lasciando liberi 5 cm in alto e altrettanti in basso. Aiutandosi con il canovaccio arrotolare lo strudel, chiudere le estremità e spennellare con l'ingrediente che si è scelto. Io ho usato il latte, per pigrizia, ammetto, ma forse l'uovo colorisce meglio il manufatto.

Trasferire la preparazione in una teglia ricoperta di carta forno e cuocere per 35 -40 minuti a 180°.

Servire caldo ma non rovente, come accompagnamento di carni arrosto (da noi petto d'anatra) e verdure stufate (da noi verza piccantina).

(PoveraPazza)

3 commenti:

breakfast at lizzy's ha detto...

Non serve la foto, me lo sono immaginato il tuo prfumatissimo strudel! ....che fame, non ho pranzato oggi!!

Reb ha detto...

C'ho riprovato, questo anno, con la zucca; ma rimane che non mi garbi poi troppissimo.
Te, invece, parecchio, e di più.
Divento vecchia, e ripeto, I know.

Gio ha detto...

io me l'immagino davvero buono! :P
ma cos'é ti si è rotto?