"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

2 febbraio 2012

french connection e 3 - crema di carote e riso


Mi piace cominciare questo post, il terzo e forse ultimo, di sperimentazione franco-piemontese, così:

Vestiario (da "Gente sul ponte")


Ti togli, ci togliamo, vi togliete
cappotti, giacche, gilè, camicette
di lana, di cotone, di terital,
gonne, calzoni, calze, biamcheria,
posando, appendendo, gettando su
schienali di sedie, ante di paraventi;
per adesso, dice il medico, nulla di serio
si rivesta, riposi, faccia un viaggio,
prenda nel caso, dopo pranzo, la sera,
torni fra tre mesi, sei, un anno,
vedi, e tu pensavi, e noi temevamo,
e voi supponevate, e lui sospettava;
è già ora di allacciare con mani ancora tremanti
stringhe, automatici, cerniere, fibbie,
cinture, bottoni, cravatte, colletti
e da maniche, borsette, tasche, tirar fuori
-sgualcita, a pois, a righe, a fiori, a scacchi- la sciarpa
riutilizzabile per protratta scadenza.

(Wislawa Szymborska)

Niente più reading affollati come concerti rock. Torneremo a leggere, e sorridere, da soli.



Crema di carote e riso - per quattro persone:

400 gr di carote
1/2 finocchio grande
1/2 cipolla
1 litro di brodo vegetale
50 gr di riso
1/2 bicchiere di panna
sale - pepe

Tritare la cipolla, lavare ed affettare il finocchio, eliminando solo le parti più dure.
Spuntare le carote, fregarle bene sotto l'acqua corrente senza sbucciarle.
In una casseruola soffriggere delicatamente la cipolla in un filo d'olio, fino a che sarà trasparente.
Aggiungere le verdure ed il riso, insaporire per qualche minuto, poi coprire con il brodo caldo. Sobbollire fino a quando le verdure saranno tenere.
Aggiungere la panna e passare tutto molto bene al frullatore ad immersione.
Servire con dadini di pane tostato in forno e, volendo, con striscioline di seitan spadellato con un pizzico di sale e peperoncino secco.

In una notte meno tempestosa alla panna avrei sostituito il latte, ma oggi serve il conforto di un velluto liscio e spesso, di un cucchiaio che non affonda, di un ricordo fumante e infantile.



(PoveraPazza)



1 commento:

Gio ha detto...

ho saputo che è morta da poco la szymborska, peccato
buona la crema di carote