"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 febbraio 2012

penne cicerchie e cime

Ogni tanto anche su questi schermi si pasteggia. Non molto spesso, lo confesso.
Dei miei natali risicoli si è già scritto più e più volte, ma per un pranzo festoso e non impegnativo la pasta si batte difficilmente.
Pensavo, a dire il vero, solo a una crema di cicerchie con le cime (di rapa), ma poi ci ho visto bene anche due pennette.  Tutti regali dei miei amici camperisti Giada e Marco, che girano l'Italia e si caricano di derrate che noi, volatori con  bagaglio a mano, assaggiamo lì e poi rimpiangiamo.

Per tre porzioni abbondanti:

200 gr di cicerchie
180 gr di pasta corta
peperoncino
aglio
olio d'oliva
600 gr di cime di rapa, mondate
sale pepe

La sera prima mettere a bagno le cicerchie in acqua fredda leggermente salata.
Il giorno lavare i legumi sotto l'acqua corrente e poi lessarli per 50 minuti.
In un tegame soffriggere aglio e peperoncino in un filo d'olio.
Unire le cime lavate. Cuocere fino a che saranno tenere, salando alla fine. Se necessario unire un pochino d'acqua della pasta.

Nel frattempo lessare la pasta molto al dente e finire di cuocerla nel tegame delle cime.
Scolare le cicerchie e passarle al mixer, allungando con un mestolino di acqua della pasta se necessario.
Impiattare la pasta con il passato di cicerchie a specchio.

Niente di originale,ma buono, salutare e antico.

 Leggo che la cicerchia contiene sì proteine come tutti i legumi, ma anche una neurotossina che provocherebbe paralisi degli altri inferiori. Capirete bene quale sprezzo del pericolo serva per cimentarsi nella sua preparazione. Noi di Hysteria Lane per amore di scienza non ci fermiamo davanti a nessun pericolo.
 Naturalmente scherzo, signor produttore di cicerchia: servono ben altre quantità e ben più monotona alimentazione per provocare danni.
(PoveraPazza)

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