"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

11 giugno 2012

alle robette io c'ero


 Alle robette domenica c'ero anch'io.
Che mi sia molto divertita è cosa nota. Che abbia qualche novità da condividere è falso.
Si è già mostrato tutto: facce, piatti, musicanti.
Quindi non illudetevi: tutto già visto. Il luogo, che pensavamo assai remoto, in realtà è a una ventina di minuti di comoda linea rossa da Duomo. Dunque anche i più stanziali tra voi potranno pensare di andarci, in una giornata bella e tiepida come ieri.
E l'hangar stesso è estremamente suggestivo, nella sua vuota enormità.
Amo molto i luoghi ex-industriali, così quieti quando privati della folla che li faceva pulsare.
Datemi un capannone, per meditare.

menù rubitt stanziale



per erbivori, finalmente
corian, beloved




la camomilla ci voleva
(PoveraPazza) in versione straordinariamente mondana.

3 commenti:

fiOrdivanilla ha detto...

poche parole ma estremamente efficaci a rendere l'idea del vissuto :)
Che piacere averti incontrata!!

un abbraccio e spero ci rivedremo molto presto.

Manu :)

Unknown ha detto...

vedi che ho ragione a dire che sei una delizia?

fiOrdivanilla ha detto...

:*