"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 settembre 2012

alfabeto alimentare. G come Giuggiole (ma asciutte)

Prima di domenica non avevo mai visto una giuggiola. Neppure l'avevo mai assaggiata.
L'ho fatto per amor di scienza, con occhi chiusi e desiderio (sempre il solito, da anni) espresso per il consumo della primizia e i cinque eurini (grazie Al) investiti per il mezzo chilo d'ordinanza.

La giuggiola, quella del brodo, è anche chiamata "dattero cinese" (jujube in inglese) e pare avere una personalità poliedrica.

Appena colta ha sapore e consistenza simili a quelli di una mela molto zuccherina, ma con il progredire della maturazione la buccia raggrinzisce e il sapore diventa simile a quello del dattero.
Quelle nostre sapevano di mela ma abbiamo deciso di farle maturare per assaggiarle in ogni stadio.
Nell'immagine in basso abbiamo sbucciato un frutto, ma pare che si consumino con tutta la buccia (e meno male).
Il famoso brodo, sinonimo di goduria estrema e incontenibile felicità, è un liquore di giuggiole datterificate. Dobbiamo assaggiare anche quello, prima o poi.
(PoveraPazza)

2 commenti:

Tamtam ha detto...

Beh le giuggiole, per me, sono una cosa antica, una cosa che mi rimanda a quando ero piccola e alla prima volta che le ho viste e assaggiate, non capivo come potevano queste cosette piccole e grinzose essere conosciute per far provare, a chi le assaggiava, un immenso piacere, le assaggiai, erano quasi marroni, al punto giusto e capii. Da allora le compro sempre, poche perché costano...le ho comprate sabato passato al mercato di viale Libia a Roma e sto aspettando che maturino per farci un vasetto di marmellata, giusto per assaggiarla...un caro saluto

silvia.moglie ha detto...

non avevo mai, mai, mai pensato che qualcuno potesse sbucciare una giuggiola. la romagna oltre a essere la terra dei cachi è anche il giardino delle giuggiole. ogni casa ne ha uno. lo sai che alcune hanno il sapor del legno? ti abbraccio
giuggiolona tua (da piccola le schifavo) ora che devo salutare giuggiolo mi sembra di non poterne fare a meno