"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

2 ottobre 2012

manie culinarie: Ottolenghi, Jerusalem e le crocchette di pesce

 
Loro non lo sanno ma io li amo. Il duo Yotam/Sami è il mio uomo ideale, in cucina.
Ogni volta che ho un loro libro tra le mani mi coglie l'eccitazione del piccolo chimico e vorrei trasformare ignari alimenti nei loro piatti. In tutti i loro piatti.
La cucina mediorientale è quella che più si avvicina ai miei gusti. Verdure, molte. Legumi, parecchi. Erbe, moltissime. Anche pesce e carne, ma dopo, da lontano.
Jerusalem,  il loro ultimo libro, ce lo siamo (è plurale-plurale, questa volta) comprate addirittura in prevendita. Come i concerti, per dire.
E' bellissimo. Ma davvero. Una meraviglia di libro.
Questa è la prima ricetta che cucino, appena appena modificata (non avevo voglia di capperi e l'aneto non l'avevo) ma niente di sostanziale. 
Aromatica, leggera, molto equilibrata risolve una cena. All-in-one.

 
Crocchette di pesce con melanzane arrostite e citron confit

Per 3 persone, come piatto principale:

2 melanzane medie (ca. 750 g tot)
2 cucchiai di yogurt greco (io al 2%)
1 spicchio d'aglio, pestato
2 cucchiai prezzemolo tritato
mezzo citron confit
sale pepe olio d'oliva

Per le crocchette:

400 g ca filetti di pesce bianco e compatto (io merluzzo fresco)
30 g pangrattato
1 uovo, leggermente battuto
2 cipollotti tritati (solo qualche cm di verde)
2 cucchiai prezzemolo tritato
buccia grattugiata di un limone non trattato
succo di mezzo limone
1/2 cucchiaino cumino in polvere
1/2 cucchiaino curcuma in polvere
sale, pepe bianco

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Arrostire le melanzane, intere, direttamente sulla fiamma libera del fornello. La buccia deve bruciare, annerirsi e seccare. Solo così si otterrà l'indispensabile aroma di affumicato (come per il babaganoush) che fa la differenza.
Basteranno 15 minuti di cottura, girando le verdure da ogni lato.
Una volta cotte, lasciarle appena intiepidire, sbucciarle e raccogliere la polpa in un colapasta per far perdere più acqua possibile. Lasciar colare per un'oretta circa.
Nel frattempo preparare le crocchette.
Tagliare i filetti di pesce a fettine sottilissime che andranno poi ridotte a dadini.
In una ciotola mescolare il pesce ai cipollotti, prezzemolo. limone, spezie, pangrattato, uovo, sale e pepe. Mescolare bene e formare le polpette (a me ne sono venute 15).
Posarle su un piatto, coprire con pellicola e lasciare riposare in frigo per almeno trenta minuti.
Riprendere le melanzane: tritare a coltello la polpa, unire yogurt, prezzemolo, aglio schiacciato, un cucchiaino di sale e abbondante pepe.

In una padella antiaderente far scaldare un velo sottilissimo d'olio d'oliva e far dorare le crocchette per 5-6 minuti girandole a metà cottura in modo che siano dorate uniformemente.

Servire il pesce ben caldo, accompagnato dalle melanzane e dal citron confit a spicchi.
Perchè sia un piatto completo, offrire ai commensali anche bulgour, riso bianco o pita calda.

(PoveraPazza)

3 commenti:

Reb ha detto...

Quelle al centro sembrano patumi (una roba a metà tra patate ed agrumi).
Quanto ben di A-donai sprecato.
Next time, voglio venire anch'io a pappare queste robine qui eh.

PSICOTAXI ha detto...

questo blog fa venire fame :)

Gio ha detto...

adoro Ottolenghi a Londra mi sono fiondato nel loro ristorante :)
non sapevo del nuovo libro compro subitoooo!!!
ps ottima ricetta :P