"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

8 maggio 2013

di frico, Udine e amici

 Ecco, il Friuli mi mancava da un po'.
Un posto che è stato casa per molti anni e che da molti anni non si pratica meriterebbe più di un fine settimana. L'importante è ri-cominciare.
Luogo ignoto ai più, esotico e di frontiera come e più della vicina Slovenia, il Friuli è un bel posto. Ci si vive bene, ci si invecchia ancora meglio.
La piciule patrie.
Andateci, ci sono belle cittadine, c'è la montagna, il mare e una magnifica collina.
E poi, certo, il frico.

Piatto povero, come moltissimi della cucina tradizionale, il frico è formaggio avanzato cotto in padella. Con o senza patate, con o senza cipolle.
Gli avanzi di Montasio e Latteria (strissulis) sono fatti fondere in una padella di ghisa o antiaderente a fondo spesso, con l'aggiunta di patate bollite e schiacciate o così, nature.
A metà cottura si elimina un pò del grasso rilasciato dal formaggio e si gira la "frittata" procedendo a dorare anche l'altro lato.
Si serve (caldo - altrimenti è mortale) con fettine di polenta grigliata e Refosco. Tanto Refosco.

Udine, loggia del Lionello
Udine, osterie





Udine, amici



Udine, il castello
 (PoveraPazza)

1 commento:

Fico e Uva ha detto...

sembra tutto molto invitante a partire dal frico per arrivare agli amici ;)