"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

7 giugno 2013

senzasenza ma con sorpresa

Volevo rassicurare le schiere di lettori del blogghettino. Vi sentite orfani delle succulente ricette che sono solita pubblicare, infarcite di arguti commenti e di leggiadre condivisioni dei miei pensieri più intimi?
Ebbene, cari lettori, non siate tristi. Non cucino. Non ne ho il tempo nè, a dire il vero, l'inclinazione negli ultimi tempi. Mi pare che mi abbiano rubato le notti e le giornate già non erano mie da tempo.
L'unica promessa fatta a me stessa che sto, con fatica, mantenendo è: trattarsi bene appena svegli.
Allora un piccola routine dei cinque tibetani e un dolcino non industriale per colazione. Poco dolcino, ma non sottilizziamo.

Tortine al sambuco e semi di papavero
per dodici tortine:

200g farina 0
un pizzicone di sale
1 bustina di lievito chimico
50g burro
2 cucchiai semi di papavero
5 cucchiai sciroppo di sambuco oppure 4 cucchiai di zucchero
1 uovo, bio
la buccia grattugiata di 2 limoni
175ml latte

Accendere il forno e portare a 180°. In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi setacciati insieme: farina, sale, lievito (e zucchero se si usa).
A parte mescolare il burro fuso e raffreddato con l'uovo leggermente battuto, il latte e lo sciroppo di sambuco. Unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mescolando con attenzione e poi aggiungere i semi di papavero e la buccia di limone, incorporando bene.
Imburrare (o foderare con i pirottini di carta) due stampi da piccoli maffin da 6 , riempirli a due terzi con il composto e cuocere in forno a 180° per 25 minuti o fino a doratura.

Sono molto leggeri e il lieve sentore di sambuco li rende interessanti. Senzasenza ma con personalità.
E poi non dite che mangio (solo) cose tristi.
(PoveraPazza)

Nessun commento: